Piccola riflessione sulle "preferenze genitali"

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Una piccola riflessione sulle “preferenze genitali” e temi annessi, tanto in voga negli ambienti reazionari (sciaguratamente anche femministi).

Per me e molte altre persone trans che conosco è perfettamente legittimo avere attrazione sessuale/estetica verso un organo genitale rispetto a un altro (così come per un colore dei capelli rispetto ad un altro e così via), il problema sta nell’abbinare sistematicamente un organo genitale ad una categoria di persone. Esistono persone trans con genitali di ogni tipo; dire che “non mi piacciono le donne trans perché preferisco la vagina” dà per scontato che le donne trans abbiano tutte un pene.

Problematico è anche riferirsi ad una categoria attribuendole l’attrazione sessuale verso un dato genitale. Un uomo definitosi gay proverà attrazione sessuale e/o romantica verso altri uomini e non è detto che abbia una preferenza verso un genitale rispetto ad un altro, o che abbia proprio interesse ad avere rapporti sessuali.

È anche discriminatorio esigere che una persona trans riveli i propri genitali a potenziali partner dall’inizio di una frequentazione: dal momento che il consenso ad un atto sessuale può essere ritirato in ogni momento, non c’è alcun “inganno” o alcuna “costrizione” nel non parlare di ciò che si ha tra le gambe e diffondere questa mentalità giustifica la cultura che legittima aggressioni fisiche o addirittura omicidi verso le donne trans da parte uomini che si sentono “feriti nella mascolinità” quando vengono a scoprire di essere attratti da una donna trans, e la strategia legale di “trans panic” utilizzata a loro difesa.

È invece diverso lo scegliere a prescindere di non intraprendere relazioni con persone trans (al di là di considerazioni fisiche o sulla sterilità), che indica che ci sia qualche pregiudizio su cui lavorare.

transfobia, genitali